Popolazione e genere

Popolazioni caratterizzate da una migliore speranza di vita e un più elevato tasso di invecchiamento per la componente femminile in tutti i Paesi mediterranei, ma anche da livelli di mortalità infantile più alti delle femmine rispetto ai maschi.

Un quadro d’insieme

Incidenza della popolazione femminile sulla popolazione totale e su quella anziana, speranza di vita e mortalità infantile di maschi e femmine a confronto.

  • Unione europea
  • Balcani occidentali
  • Medio Oriente
  • Nord Africa
Indicatori Popolazione femminile sul totale (%) Popolazione 65 anni e oltre, F (% della popolazione femminile) Popolazione 65 anni e oltre, M (% della popolazione maschile) Speranza di vita alla nascita, F (anni) Speranza di vita alla nascita, M (anni) Tasso di mortalità infantile, F (per 1.000 nate vive) Tasso di mortalità infantile, M (per 1.000 nati vivi) area_code ordgeo
Paesi 2023 2023 2023 2022 2022 2021 2021
Portogallo 52,8 25,7 20,7 84,5 78,8 2,4 2,9 A 1
Spagna 51,0 22,9 18,5 85,9 80,4 2,3 2,8 A 2
Francia 51,7 24,1 19,8 85,2 79,4 3,0 3,6 A 3
Italia 51,1 26,3 21,6 84,8 80,6 2,3 2,8 A 4
Slovenia 49,7 24,2 18,6 84,1 78,6 1,7 2,1 A 5
Croazia 51,3 26,0 19,3 80,7 74,6 3,6 4,3 A 6
Grecia 51,1 24,7 21,6 83,3 78,1 3,1 3,6 A 7
Malta 47,9 22,0 17,4 84,8 80,7 4,7 5,4 A 8
Cipro 49,9 16,4 14,0 83,7 80,1 2,5 2,9 A 9
Serbia 52,1 24,1 16,5 78,1 73,0 4,1 5,1 B 10
Kosovo 50,2 11,8 9,3 81,7 77,2 8,1 10,0 B 11
Bosnia-Erzegovina 50,8 20,9 16,4 77,5 73,1 4,9 5,8 B 12
Montenegro 51,3 19,4 14,3 78,8 73,7 2,3 2,5 B 13
Macedonia del Nord 50,2 17,0 13,2 76,7 72,2 4,2 5,0 B 14
Albania 50,2 17,8 16,4 79,5 74,5 7,5 9,2 B 15
Turchia 49,9 10,4 7,5 81,5 75,4 8,0 9,2 C 16
Siria 49,9 5,4 4,1 76,1 68,7 16,2 19,9 C 17
Libano 51,5 11,3 9,2 76,6 72,2 13,2 15,0 C 18
Giordania 48,2 4,3 3,7 76,7 72,1 11,3 13,8 C 19
Israele 50,1 13,4 10,9 84,8 80,7 2,5 3,0 C 20
Palestina 50,1 4,0 3,2 75,9 71,0 11,7 13,8 C 21
Egitto 49,4 5,7 4,1 72,6 67,9 14,8 17,2 D 22
Libia 49,4 5,6 4,4 74,8 69,7 8,2 10,1 D 23
Tunisia 50,7 10,1 8,6 77,4 71,4 9,6 11,5 D 24
Algeria 49,1 7,0 6,2 78,5 75,9 17,5 20,7 D 25
Marocco 49,7 8,5 7,5 77,2 72,9 13,7 16,9 D 26

Alcuni temi in evidenza

Struttura demografica

La composizione per genere della popolazione nella regione del Mediterraneo, calcolata attraverso il tasso di femminilizzazione, vede una prevalenza della componente femminile (oltre il 50%) in tutti i Paesi dei Balcani occidentali e nella maggioranza di quelli dell’Unione europea, al contrario di quanto si evidenzia nelle macroregioni extra-europee. Tale indicatore risente evidentemente delle dinamiche di fenomeni complessi come le differenze di genere nei movimenti migratori e nella longevità della popolazione. Il valore massimo lungo tutto l’arco mediterraneo è quello del Portogallo (52,8%), quello minimo di Malta (47,9%).

Nel confronto della struttura per età della popolazione femminile e maschile, la fascia d’età dove generalmente si accentuano gli scostamenti di genere è quella di 65 anni e oltre. In tutti i Paesi la quota di anziani sulla rispettiva popolazione è più elevata per la componente femminile rispetto alla componente maschile. Le differenze territoriali riguardano l’entità di questi scostamenti. I valori più elevati – oltre i 5 punti percentuali di differenza tra le quote di anziani nella popolazione femminile e maschile – spettano a Serbia, Croazia, Slovenia e Montenegro. Minore la differenza nel caso dell’Italia (4,6 punti), che è il Paese mediterraneo con la più elevata incidenza di anziani sulla popolazione sia per le donne che per gli uomini (rispettivamente 26,3% e 21,6%). I due indicatori presentano differenze più ridotte nell’ambito del Medio Oriente e del Nord Africa, in presenza di un’incidenza complessivamente molto limitata della popolazione anziana su quella totale.

Speranza di vita

La speranza di vita alla nascita, calcolata a partire dai livelli di mortalità per classe d’età in un determinato anno, rappresenta il numero medio di anni che ci si aspetta che un neonato viva se i modelli di mortalità al momento della sua nascita rimangono costanti nel futuro. Pertanto, essa viene considerata come una misura della longevità di una popolazione, che naturalmente si differenzia tra maschi e femmine in relazione a diversi modelli di mortalità.

L’analisi di genere indica la presenza di divari tra i Paesi appartenenti alle quattro macroregioni che ricalcano in larga misura quelli evidenziati per la popolazione totale (v. pagina “Popolazione e società/Popolazione”). Inoltre, in tutti i Paesi della regione del Mediterraneo si rileva un livello più favorevole della speranza di vita per la componente femminile (Figura 1).

Nel 2022 i nove Paesi con i valori più favorevoli nella speranza di vita femminile sono gli stessi rilevati per quanto riguarda l’indicatore riferito a tutta la popolazione: otto Paesi dell’Unione europea (con l’eccezione della Croazia), più Israele. Come per la popolazione totale, anche per le donne il valore più elevato spetta alla Spagna (85,9 anni), a differenza di quanto riguarda la componente maschile, dove i valori più elevati sono quelli di Malta, Israele e Italia (compresi tra 80,7 e 80,6 anni). Le differenze di genere a favore delle donne sono più contenute per questi Paesi e per Cipro, maggiori soprattutto per Francia e Portogallo.

Vi è poi un secondo gruppo di Paesi, nei quali la speranza di vita femminile supera gli 80 anni, comprendente Kosovo, Turchia e Croazia, e quindi un altro con valori tra i 77 e gli 80 anni, dove i Paesi dei Balcani occidentali mostrano livelli simili a quelli di alcuni del Medio Oriente e del Nord Africa; in questi cluster, i differenziali di genere sono più ampi per Turchia, Croazia e Tunisia, molto ridotti per l’Algeria. Infine, vi sono Paesi che denunciano un quadro più critico, come un valore minimo della speranza di vita femminile in Egitto (72,6 anni) e il massimo scarto femmine/maschi per la Siria che ha attraversato le vicende belliche del decennio scorso.

Figura 1 – Speranza di vita femminile alla nascita e differenziale rispetto alla speranza di vita maschile alla nascita. Anno 2022 (anni di vita)

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Mortalità infantile

Dall’analisi di genere dei tassi di mortalità infantile emerge un ulteriore risvolto, per un fenomeno fortemente correlato ai diversi livelli di sviluppo socio-economico nell’area del Mediterraneo (v. pagina “Popolazione e società/Popolazione” LINK). Infatti, il confronto di genere è meno sfavorevole per la componente femminile in tutti i 26 paesi considerati (Figura 2). Le differenze sono naturalmente più pronunciate nei Paesi con le maggiori problematiche a forte valenza sanitaria di questo indicatore, e soprattutto in Siria, Algeria e Marocco. All’estremo opposto, si registrano differenze minime per i Paesi con i livelli di mortalità infantile più contenuti per entrambi i sessi: i Paesi UE, Serbia, Montenegro e Israele.

Figura 2 – Tasso di mortalità infantile per sesso. Anno 2021 (per 1.000 nati vivi)

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