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Un quadro d’insieme

Riassunto descrittivo del contenuto della pagina.

Sintesi delle principali informazioni, argomenti e dati analizzati, suddivisi per tematiche e aree geografiche.

Panoramica generale con dettagli utili per il posizionamento SEO e una descrizione chiara del focus trattato.

  • Unione Europea
  • Balcani Occidentali
  • Medio Oriente
  • Nord Africa
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Indicatori Consumo di tabacco, F (% di donne 15 anni e oltre) Consumo di tabacco, M (% di uomini 15 anni e oltrei) Ammissione all'ultimo grado dell'istruzione secondaria inferiore, F (%) Ammissione all'ultimo grado dell'istruzione secondaria inferiore, M (%) Seggi occupati da donne nei parlamenti nazionali (%) Women Business and the Law Index (scala 1-100) Indice di sviluppo di genere (min=0, max=1) Indice di disuguaglianza di genere (min=0, max=1) area_code ordgeo
Pasesi 2022 2022 2021 2021 2024 2023 2022 2022
Portogallo 20,7 30,5 100,8 100,5 36,5 100,0 1,0 0,1 A 1
Spagna 27,5 29,4 96,6 93,0 44,3 100,0 1,0 0,1 A 2
Francia 33,7 35,5 99,7 99,8 37,3 100,0 1,0 0,1 A 3
Italia 19,1 25,7 99,8 100,8 32,3 97,5 1,0 0,1 A 4
Slovenia 18,5 21,8 97,0 94,4 37,8 96,9 1,0 0,1 A 5
Croazia 37,3 36,7 97,1 97,6 33,8 93,8 1,0 0,1 A 6
Grecia 30,6 35,0 95,1 95,3 23,0 100,0 1,0 0,1 A 7
Malta 23,2 26,3 99,3 100,3 27,9 91,2 1,0 0,1 A 8
Cipro 23,9 47,2 104,0 104,0 14,3 96,9 1,0 0,2 A 9
Serbia 39,1 39,9 97,7 96,9 38,0 93,8 1,0 0,1 B 10
Kosovo .. .. .. .. .. 91,9 .. .. B 11
Bosnia-Erzegovina 30,9 41,6 87,3 89,2 19,1 85,0 0,9 0,1 B 12
Montenegro 33,2 30,9 94,9 96,7 27,2 85,0 1,0 0,1 B 13
Macedonia del Nord .. .. 87,0 86,8 42,5 85,0 0,9 0,1 B 14
Albania 6,0 37,8 93,8 101,2 35,7 91,2 1,0 0,1 B 15
Turchia 19,8 41,2 93,0 93,7 19,9 82,5 0,9 0,3 C 16
Siria .. .. 46,5 41,8 10,4 40,0 0,8 0,5 C 17
Libano 25,7 42,9 .. .. 6,3 58,8 0,9 0,4 C 18
Giordania 13,6 57,6 67,8 67,4 13,1 59,4 0,9 0,5 C 19
Israele 13,8 27,0 94,3 93,2 25,0 80,6 1,0 0,1 C 20
Palestina .. .. 93,2 88,2 .. 26,2 0,9 .. C 21
Egitto 0,4 49,1 86,6 85,6 27,7 50,6 0,9 0,4 D 22
Libia .. .. .. .. 16,5 50,0 1,0 0,3 D 23
Tunisia 1,6 39,5 90,1 71,4 15,7 64,4 0,9 0,2 D 24
Algeria 0,7 41,8 93,1 76,4 7,9 57,5 0,9 0,5 D 25
Marocco 1,0 25,0 77,0 70,9 24,3 75,6 0,8 0,4 D 26

Alcuni temi in evidenza

Stili di vita

Lo stato di salute dei Paesi è influenzato dallo stile di vita della rispettiva popolazione. In particolare, il consumo di tabacco è ritenuto uno dei principali fattori che contribuiscono alla malattia e alla morte per malattie non trasmissibili della popolazione; esso viene considerato anche nell’ambito dei Sustainable Development Goals (SDGs, Figura 1).

Tra i Paesi UE dell’area mediterranea i divari di genere dell’indicatore sul consumo di tabacco risultano più contenuti rispetto ai Paesi delle altre macroregioni. In particolare, Cipro è il Paese dell’Unione europea con il maggior divario (23,9% per le donne e 47,2% per gli uomini), seguito dal Portogallo (rispettivamente 20,7% e 30,5%) e dall’Italia (19,1% e 25,7%). I livelli dell’indicatore raggiungono comunque i valori più elevati in Croazia, Francia e Grecia, dove superano per entrambi i sessi il 30%. Una situazione di sostanziale equivalenza nell’abitudine al fumo riguarda anche alcuni Paesi dei Balcani occidentali: Serbia e Montenegro (dove addirittura i valori dell’indicatore vedono un maggiore livello per le donne). La situazione più polarizzata si verifica invece nei Paesi del Medio Oriente (con l’eccezione di Israele e Libano) e del Nord Africa, dove l’abitudine al fumo riguarda in molti casi oltre quattro uomini su 10, con i valori più elevati in Giordania (57,6%) ed Egitto (49,1%), mentre il consumo di tabacco tra le donne è molto meno diffuso, soprattutto nei Paesi nordafricani (con quote che non superano il 2%).

Figura 1 – Consumo di tabacco per genere. Anno 2022 (% di donne e uomini 15 anni e oltre).

Scolarizzazione

I divari di genere nel settore dell’istruzione sono piuttosto diversificati per macroregione e per Paese. Un rapporto elevato dell’indicatore sull’ammissione all’ultimo grado di istruzione secondaria indica anche un alto grado di completamento dell'istruzione primaria attuale (Figura 2). Si tratta di una misura lorda e può quindi superare il 100% se c'è un gran numero di alunni che sono entrati a scuola in anticipo o in ritardo e/o che hanno ripetuto gli anni precedenti. Riflette il modo in cui le politiche sull'accesso e la progressione attraverso i primi gradi dell'istruzione primaria o secondaria inferiore influiscono sul grado finale di quel determinato livello.

Tra i Paesi dell’UE si delinea un sostanziale equilibrio tra i sessi su livelli prossimi alla completa scolarizzazione; in Slovenia e in Spagna però il rapporto è più favorevole per le donne (rispettivamente 97% vs. 94,4% e 96,6% vs 93%). Nei Balcani occidentali l’Albania registra un ritardo nella scolarizzazione femminile (93,8% vs 101,2%), mentre in Medio Oriente va evidenziato che la Palestina rileva un dato più favorevole per le donne rispetto agli uomini (93,2% vs 88,2%). Tale vantaggio della componente femminile è particolarmente degno di nota anche in tre Paesi del Nord Africa: Algeria, Tunisia e Marocco.

Figura 2 – Ammissione all’ultimo grado di istruzione secondaria per genere. Anno 2021 (%).

Partecipazione politica ed emancipazione femminile

La partecipazione politica rivela un minor divario di genere tra la maggior parte dei paesi dell’Unione europea. In particolare, in Spagna l’indicatore sul numero di seggi occupati da donne nei parlamenti nazionali è piuttosto elevato (44.3%, Figura 3). Anche per Slovenia, Francia e Portogallo le quote si avvicinano al 40%. Livelli simili riguardano nei Balcani occidentali, la Macedonia del Nord, la Serbia e l’Albania. Nel complesso delle due macroregioni europee, la presenza parlamentare femminile è invece più modesta soprattutto nel caso di Cipro, Bosnia-Erzegovina e Grecia. Tra i Paesi del Medio Oriente il valore più elevato dell’indicatore spetta a Israele (25%), mentre in tutti gli altri Paesi è inferiore al 20%. Nel Nord Africa, sono Egitto e Marocco a sperimentare un’incidenza di seggi parlamentari occupati da donne pari a circa un quarto del totale.

L’indice di produzione vegetale nell’ambito dei Paesi UE presenta una crescita sostenuta soprattutto per il Portogallo (che aumenta tra 2001 e 2002 da 87,7 a 113,9); di contro Malta, Cipro e Italia sperimentano nel ventennio diminuzioni di tale indicatore. Nella macroregione dei Balcani occidentali si registra un aumento soprattutto per l’Albania (che passa da 53,2 a 121,7); anche tutti i Paesi del Nord Africa presentano variazioni crescenti dell’indice di produzione vegetale, principalmente in Tunisia, Algeria e Marocco.

Woman Business and Law Index è un indice composito che misura l'effetto di leggi e regolamenti sulle opportunità economiche delle donne (mobilità, posto di lavoro, retribuzione, matrimonio, genitorialità, imprenditorialità, patrimonio e pensione). Le migliori performance nelle tematiche misurate dall'indice Women, Business and the Law sono associate a un maggior numero di donne nella forza lavoro, a un reddito più elevato e a migliori risultati in termini di sviluppo. Data l'importanza economica dell'emancipazione femminile, uno degli obiettivi di Women, Business and the Law Index è incoraggiare i governi a riformare le leggi che ostacolano l’accesso delle donne al mercato del lavoro.

Su una scala da 1 a 100 l’indicatore riporta mediamente valori più elevati nell’ambito dei Paesi dell’Unione europea. In particolare, nel 2022 i valori massimi dell’indicatore raggiunti per quattro Paesi (Portogallo, Spagna, Francia e Grecia) sono il risultato di una forte dinamica crescente nell’arco di oltre un ventennio (Figura 3). I livelli dell’indicatore nei Balcani occidentali sono più elevati mediamente (con un valore minimo di 85) di quelli registrati tra i Paesi del Medio Oriente (che variano tra 26 della Palestina a 82 della Turchia) e del Nord Africa (in cui varia tra 50 e 75 circa, facendo registrare un valore massimo per il Marocco). Complessivamente, rispetto al 2001 si può rilevare che i Paesi con il maggiore incremento nel valore dell’indice (di oltre 30 punti), nella direzione di una riduzione delle discriminazioni di genere, sono stati Turchia, Giordania, Marocco e Slovenia.

Figura 3 – Women Business and Law Index (scala 1-100) – Anni 2001 e 2023.

Sviluppo e disuguaglianza di genere

Nell’ambito degli Human Development Reports pubblicati dalle Nazioni Unite, tra le altre misure aggiornate tutti gli anni oltre agli indici complessivi di sviluppo umano (cfr. pagina “Popolazione e società/Altri temi sociali” LINK), ve ne sono due specificamente dedicati alla condizione della donna. In particolare, l’indice di sviluppo di genere, calcolato come il rapporto tra l'Indice di sviluppo umano delle donne e quello degli uomini, misura il conseguimento di uno sviluppo umano paritario delle donne rispetto agli uomini per quanto riguarda salute, istruzione e reddito; l’Indice di disuguaglianza di genere, invece (misura lo svantaggio di genere a partire da indicatori riferiti a salute riproduttiva, empowerment e mercato del lavoro).

Lo scatter plot dei due indicatori posiziona la maggior parte dei Paesi appartenenti all’Unione europea nel quadrante in basso a destra (insieme a Israele), in corrispondenza dei valori massimi dello sviluppo di genere e di quelli minimi della disuguaglianza. Tra questi Paesi, si evidenzia il valore pari a 1 nello sviluppo di genere conseguito da Portogallo e Slovenia, mentre Cipro si discosta per una disuguaglianza di genere più marcata (Figura 4). Nei Balcani occidentali lo sviluppo di genere risulta prossimo a quello dei Paesi UE, con livelli lievemente superiori dell’indice di disuguaglianza di genere. Al contrario, diversi paesi del Medio Oriente e del Nord Africa occupano il quadrante in alto a sinistra, con i valori meno favorevoli per entrambi gli indicatori: è il caso soprattutto di Siria, Marocco, Giordania, Algeria ed Egitto.

Figura 4 – Indice di sviluppo di genere e indice di disuguaglianza di genere. Anno 2022 (min=0, max=1).