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Consumo di tabacco, F (% di donne 15 anni e oltre)
Consumo di tabacco, M (% di uomini 15 anni e oltrei)
Ammissione all'ultimo grado dell'istruzione secondaria inferiore, F (%)
Ammissione all'ultimo grado dell'istruzione secondaria inferiore, M (%)
Seggi occupati da donne nei parlamenti nazionali (%)
Women Business and the Law Index (scala 1-100)
Indice di sviluppo di genere (min=0, max=1)
Indice di disuguaglianza di genere (min=0, max=1)
area_code
ordgeo
Pasesi
2022
2022
2021
2021
2024
2023
2022
2022
Portogallo
20,7
30,5
100,8
100,5
36,5
100,0
1,0
0,1
A
1
Spagna
27,5
29,4
96,6
93,0
44,3
100,0
1,0
0,1
A
2
Francia
33,7
35,5
99,7
99,8
37,3
100,0
1,0
0,1
A
3
Italia
19,1
25,7
99,8
100,8
32,3
97,5
1,0
0,1
A
4
Slovenia
18,5
21,8
97,0
94,4
37,8
96,9
1,0
0,1
A
5
Croazia
37,3
36,7
97,1
97,6
33,8
93,8
1,0
0,1
A
6
Grecia
30,6
35,0
95,1
95,3
23,0
100,0
1,0
0,1
A
7
Malta
23,2
26,3
99,3
100,3
27,9
91,2
1,0
0,1
A
8
Cipro
23,9
47,2
104,0
104,0
14,3
96,9
1,0
0,2
A
9
Serbia
39,1
39,9
97,7
96,9
38,0
93,8
1,0
0,1
B
10
Kosovo
..
..
..
..
..
91,9
..
..
B
11
Bosnia-Erzegovina
30,9
41,6
87,3
89,2
19,1
85,0
0,9
0,1
B
12
Montenegro
33,2
30,9
94,9
96,7
27,2
85,0
1,0
0,1
B
13
Macedonia del Nord
..
..
87,0
86,8
42,5
85,0
0,9
0,1
B
14
Albania
6,0
37,8
93,8
101,2
35,7
91,2
1,0
0,1
B
15
Turchia
19,8
41,2
93,0
93,7
19,9
82,5
0,9
0,3
C
16
Siria
..
..
46,5
41,8
10,4
40,0
0,8
0,5
C
17
Libano
25,7
42,9
..
..
6,3
58,8
0,9
0,4
C
18
Giordania
13,6
57,6
67,8
67,4
13,1
59,4
0,9
0,5
C
19
Israele
13,8
27,0
94,3
93,2
25,0
80,6
1,0
0,1
C
20
Palestina
..
..
93,2
88,2
..
26,2
0,9
..
C
21
Egitto
0,4
49,1
86,6
85,6
27,7
50,6
0,9
0,4
D
22
Libia
..
..
..
..
16,5
50,0
1,0
0,3
D
23
Tunisia
1,6
39,5
90,1
71,4
15,7
64,4
0,9
0,2
D
24
Algeria
0,7
41,8
93,1
76,4
7,9
57,5
0,9
0,5
D
25
Marocco
1,0
25,0
77,0
70,9
24,3
75,6
0,8
0,4
D
26
Alcuni temi in evidenza
Stili di vita
Lo stato di salute dei Paesi è influenzato dallo stile di vita della rispettiva popolazione. In
particolare, il consumo di tabacco è ritenuto uno dei principali fattori che contribuiscono alla
malattia e alla morte per malattie non trasmissibili della popolazione; esso viene considerato anche
nell’ambito dei Sustainable Development Goals (SDGs, Figura 1).
Tra i Paesi UE dell’area mediterranea i divari di genere dell’indicatore sul consumo di tabacco
risultano più contenuti rispetto ai Paesi delle altre macroregioni. In particolare, Cipro è il Paese
dell’Unione europea con il maggior divario (23,9% per le donne e 47,2% per gli uomini), seguito dal
Portogallo (rispettivamente 20,7% e 30,5%) e dall’Italia (19,1% e 25,7%). I livelli dell’indicatore
raggiungono comunque i valori più elevati in Croazia, Francia e Grecia, dove superano per entrambi i
sessi il 30%. Una situazione di sostanziale equivalenza nell’abitudine al fumo riguarda anche alcuni
Paesi dei Balcani occidentali: Serbia e Montenegro (dove addirittura i valori dell’indicatore vedono
un maggiore livello per le donne). La situazione più polarizzata si verifica invece nei Paesi del
Medio Oriente (con l’eccezione di Israele e Libano) e del Nord Africa, dove l’abitudine al fumo
riguarda in molti casi oltre quattro uomini su 10, con i valori più elevati in Giordania (57,6%) ed
Egitto (49,1%), mentre il consumo di tabacco tra le donne è molto meno diffuso, soprattutto nei Paesi
nordafricani (con quote che non superano il 2%).
Figura 1 – Consumo di tabacco per genere. Anno 2022 (% di donne e uomini 15 anni e oltre).
Scolarizzazione
I divari di genere nel settore dell’istruzione sono piuttosto diversificati per macroregione e per
Paese. Un rapporto elevato dell’indicatore sull’ammissione all’ultimo grado di istruzione secondaria
indica anche un alto grado di completamento dell'istruzione primaria attuale (Figura 2). Si tratta di
una misura lorda e può quindi superare il 100% se c'è un gran numero di alunni che sono entrati a
scuola in anticipo o in ritardo e/o che hanno ripetuto gli anni precedenti. Riflette il modo in cui le
politiche sull'accesso e la progressione attraverso i primi gradi dell'istruzione primaria o
secondaria inferiore influiscono sul grado finale di quel determinato livello.
Tra i Paesi dell’UE si delinea un sostanziale equilibrio tra i sessi su livelli prossimi alla completa
scolarizzazione; in Slovenia e in Spagna però il rapporto è più favorevole per le donne
(rispettivamente 97% vs. 94,4% e 96,6% vs 93%). Nei Balcani occidentali l’Albania registra un ritardo
nella scolarizzazione femminile (93,8% vs 101,2%), mentre in Medio Oriente va evidenziato che la
Palestina rileva un dato più favorevole per le donne rispetto agli uomini (93,2% vs 88,2%). Tale
vantaggio della componente femminile è particolarmente degno di nota anche in tre Paesi del Nord
Africa: Algeria, Tunisia e Marocco.
Figura 2 – Ammissione all’ultimo grado di istruzione secondaria per genere. Anno 2021 (%).
Partecipazione politica ed emancipazione femminile
La partecipazione politica rivela un minor divario di genere tra la maggior parte dei paesi
dell’Unione europea. In particolare, in Spagna l’indicatore sul numero di seggi occupati da donne nei
parlamenti nazionali è piuttosto elevato (44.3%, Figura 3). Anche per Slovenia, Francia e Portogallo
le quote si avvicinano al 40%. Livelli simili riguardano nei Balcani occidentali, la Macedonia del
Nord, la Serbia e l’Albania. Nel complesso delle due macroregioni europee, la presenza parlamentare
femminile è invece più modesta soprattutto nel caso di Cipro, Bosnia-Erzegovina e Grecia. Tra i Paesi
del Medio Oriente il valore più elevato dell’indicatore spetta a Israele (25%), mentre in tutti gli
altri Paesi è inferiore al 20%. Nel Nord Africa, sono Egitto e Marocco a sperimentare un’incidenza di
seggi parlamentari occupati da donne pari a circa un quarto del totale.
L’indice di produzione vegetale nell’ambito dei Paesi UE presenta una crescita sostenuta soprattutto
per il Portogallo (che aumenta tra 2001 e 2002 da 87,7 a 113,9); di contro Malta, Cipro e Italia
sperimentano nel ventennio diminuzioni di tale indicatore. Nella macroregione dei Balcani occidentali
si registra un aumento soprattutto per l’Albania (che passa da 53,2 a 121,7); anche tutti i Paesi del
Nord Africa presentano variazioni crescenti dell’indice di produzione vegetale, principalmente in
Tunisia, Algeria e Marocco.
Woman Business and Law Index è un indice composito che misura l'effetto di leggi e regolamenti sulle
opportunità economiche delle donne (mobilità, posto di lavoro, retribuzione, matrimonio,
genitorialità, imprenditorialità, patrimonio e pensione). Le migliori performance nelle tematiche
misurate dall'indice Women, Business and the Law sono associate a un maggior numero di donne nella
forza lavoro, a un reddito più elevato e a migliori risultati in termini di sviluppo. Data
l'importanza economica dell'emancipazione femminile, uno degli obiettivi di Women, Business and the
Law Index è incoraggiare i governi a riformare le leggi che ostacolano l’accesso delle donne al
mercato del lavoro.
Su una scala da 1 a 100 l’indicatore riporta mediamente valori più elevati nell’ambito dei Paesi
dell’Unione europea. In particolare, nel 2022 i valori massimi dell’indicatore raggiunti per quattro
Paesi (Portogallo, Spagna, Francia e Grecia) sono il risultato di una forte dinamica crescente
nell’arco di oltre un ventennio (Figura 3). I livelli dell’indicatore nei Balcani occidentali sono più
elevati mediamente (con un valore minimo di 85) di quelli registrati tra i Paesi del Medio Oriente
(che variano tra 26 della Palestina a 82 della Turchia) e del Nord Africa (in cui varia tra 50 e 75
circa, facendo registrare un valore massimo per il Marocco). Complessivamente, rispetto al 2001 si può
rilevare che i Paesi con il maggiore incremento nel valore dell’indice (di oltre 30 punti), nella
direzione di una riduzione delle discriminazioni di genere, sono stati Turchia, Giordania, Marocco e
Slovenia.
Figura 3 – Women Business and Law Index (scala 1-100) – Anni 2001 e 2023.
Sviluppo e disuguaglianza di genere
Nell’ambito degli Human Development Reports pubblicati dalle Nazioni Unite, tra le altre misure aggiornate tutti gli anni oltre agli
indici complessivi di sviluppo umano (cfr. pagina “Popolazione e società/Altri temi sociali” LINK), ve
ne sono due specificamente dedicati alla condizione della donna. In particolare, l’indice di sviluppo
di genere, calcolato come il rapporto tra l'Indice di sviluppo umano delle donne e quello degli
uomini, misura il conseguimento di uno sviluppo umano paritario delle donne rispetto agli uomini per
quanto riguarda salute, istruzione e reddito; l’Indice di disuguaglianza di genere, invece (misura lo
svantaggio di genere a partire da indicatori riferiti a salute riproduttiva, empowerment e mercato del
lavoro).
Lo scatter plot dei due indicatori posiziona la maggior parte dei Paesi appartenenti all’Unione
europea nel quadrante in basso a destra (insieme a Israele), in corrispondenza dei valori massimi
dello sviluppo di genere e di quelli minimi della disuguaglianza. Tra questi Paesi, si evidenzia il
valore pari a 1 nello sviluppo di genere conseguito da Portogallo e Slovenia, mentre Cipro si discosta
per una disuguaglianza di genere più marcata (Figura 4). Nei Balcani occidentali lo sviluppo di genere
risulta prossimo a quello dei Paesi UE, con livelli lievemente superiori dell’indice di disuguaglianza
di genere. Al contrario, diversi paesi del Medio Oriente e del Nord Africa occupano il quadrante in
alto a sinistra, con i valori meno favorevoli per entrambi gli indicatori: è il caso soprattutto di
Siria, Marocco, Giordania, Algeria ed Egitto.
Figura 4 – Indice di sviluppo di genere e indice di disuguaglianza di genere. Anno 2022 (min=0,
max=1).
Questo grafico è ottimizzato per risoluzioni più ampie. L'esperienza su smartphone potrebbe non essere
completa.
Metadati
Indicatori
Definizione
Percentuale della popolazione femminile di età pari o superiore a 15 anni che attualmente fa uso di qualsiasi prodotto del tabacco (fumato e/o senza fumo) su base giornaliera o non giornaliera. I prodotti del tabacco comprendono sigarette, pipe, sigari, sigaretti, pipe ad acqua (narghilè, shisha), bidis, kretek, prodotti del tabacco riscaldati e tutte le forme di tabacco senza fumo (orale e nasale). I prodotti del tabacco escludono le sigarette elettroniche (che non contengono tabacco), le “e-cigar”, gli “e-hookah”, i JUUL e le “e-pipes”. I tassi sono standardizzati per età rispetto alla popolazione standard dell'OMS.
Fonti
WHO
Metodologia
Un modello statistico basato su una meta-regressione binomiale negativa bayesiana viene utilizzato per modellare la prevalenza dell'uso corrente di tabacco per ciascun Paese, separatamente per uomini e donne”. Una descrizione completa del metodo è disponibile come articolo peer-reviewed in The Lancet, volume 385, n. 9972, pagg. 966-976 (2015). Una volta raccolti i tassi di prevalenza specifici per età e sesso dalle indagini nazionali in un set di dati, il modello è stato adattato per calcolare le stime di tendenza dal 2000 al 2025. Il modello ha due componenti principali: (a) aggiustare gli indicatori e le fasce d'età mancanti e (b) generare una stima delle tendenze nel tempo e un intervallo di credibilità del 95% intorno alla stima. A seconda della completezza/completezza dei dati delle indagini di un particolare Paese, il modello a volte fa uso di dati di altri Paesi per colmare le lacune informative. Quando un Paese ha meno di due indagini nazionali rappresentative della popolazione in anni diversi, non viene fatto alcun tentativo di colmare le lacune di dati e non vengono calcolate stime. Per colmare le lacune di dati, le informazioni vengono “prese in prestito” da Paesi della stessa sottoregione ONU. Le linee di tendenza risultanti vengono utilizzate per ricavare stime per singoli anni, in modo da poter riportare un numero anche se il Paese non ha condotto un'indagine in quell'anno. Per rendere i risultati comparabili tra i Paesi, i tassi di prevalenza sono stati standardizzati per età rispetto alla popolazione standard dell'OMS. Le stime per i Paesi con indagini irregolari o con molte lacune nei dati avranno ampi intervalli di incertezza e tali risultati devono essere interpretati con cautela.
Note e avvertenze
I prodotti del tabacco comprendono sigarette, pipe, sigari, sigaretti, pipe ad acqua (narghilè, shisha), bidis, kretek, prodotti del tabacco riscaldati e tutte le forme di tabacco senza fumo (orale e nasale). I prodotti del tabacco escludono le sigarette elettroniche (che non contengono tabacco), le “e-cigar”, gli “e-hookah”, i JUUL e le “e-pipes”. I tassi sono standardizzati per età rispetto alla popolazione standard dell'OMS. Le stime per i Paesi con indagini irregolari o con molte lacune nei dati hanno ampi intervalli di incertezza e tali risultati dovrebbero essere interpretati con cautela.
Percentuale della popolazione maschile di età pari o superiore a 15 anni che attualmente fa uso di qualsiasi prodotto del tabacco (fumato e/o senza fumo) su base giornaliera o non giornaliera. I prodotti del tabacco comprendono sigarette, pipe, sigari, sigaretti, pipe ad acqua (narghilè, shisha), bidis, kretek, prodotti del tabacco riscaldati e tutte le forme di tabacco senza fumo (orale e nasale). I prodotti del tabacco escludono le sigarette elettroniche (che non contengono tabacco), le “e-cigar”, gli “e-hookah”, i JUUL e le “e-pipes”. I tassi sono standardizzati per età rispetto alla popolazione standard dell'OMS.
Fonti
WHO
Metodologia
Un modello statistico basato su una meta-regressione binomiale negativa bayesiana viene utilizzato per modellare la prevalenza dell'uso corrente di tabacco per ciascun Paese, separatamente per uomini e donne”. Una descrizione completa del metodo è disponibile come articolo peer-reviewed in The Lancet, volume 385, n. 9972, pagg. 966-976 (2015). Una volta raccolti i tassi di prevalenza specifici per età e sesso dalle indagini nazionali in un set di dati, il modello è stato adattato per calcolare le stime di tendenza dal 2000 al 2025. Il modello ha due componenti principali: (a) aggiustare gli indicatori e le fasce d'età mancanti e (b) generare una stima delle tendenze nel tempo e un intervallo di credibilità del 95% intorno alla stima. A seconda della completezza/completezza dei dati delle indagini di un particolare Paese, il modello a volte fa uso di dati di altri Paesi per colmare le lacune informative. Quando un Paese ha meno di due indagini nazionali rappresentative della popolazione in anni diversi, non viene fatto alcun tentativo di colmare le lacune di dati e non vengono calcolate stime. Per colmare le lacune di dati, le informazioni vengono “prese in prestito” da Paesi della stessa sottoregione ONU. Le linee di tendenza risultanti vengono utilizzate per ricavare stime per singoli anni, in modo da poter riportare un numero anche se il Paese non ha condotto un'indagine in quell'anno. Per rendere i risultati comparabili tra i Paesi, i tassi di prevalenza sono stati standardizzati per età rispetto alla popolazione standard dell'OMS. Le stime per i Paesi con indagini irregolari o con molte lacune nei dati avranno ampi intervalli di incertezza e tali risultati devono essere interpretati con cautela.
Note e avvertenze
I prodotti del tabacco comprendono sigarette, pipe, sigari, sigaretti, pipe ad acqua (narghilè, shisha), bidis, kretek, prodotti del tabacco riscaldati e tutte le forme di tabacco senza fumo (orale e nasale). I prodotti del tabacco escludono le sigarette elettroniche (che non contengono tabacco), le “e-cigar”, gli “e-hookah”, i JUUL e le “e-pipes”. I tassi sono standardizzati per età rispetto alla popolazione standard dell'OMS. Le stime per i Paesi con indagini irregolari o con molte lacune nei dati hanno ampi intervalli di incertezza e tali risultati dovrebbero essere interpretati con cautela.
Il numero totale di nuove iscritte femmine all'ultima classe dell'istruzione primaria o dell'istruzione secondaria inferiore, indipendentemente dall'età, espresso come percentuale della popolazione femminile all'età prevista per l'ingresso nell'ultima classe dell'istruzione primaria o dell'istruzione secondaria inferiore. L'età prevista per l'ingresso nell'ultima classe è l'età in cui gli alunni entrerebbero nella classe se avessero iniziato la scuola all'età ufficiale di ingresso nell'istruzione primaria, avessero studiato a tempo pieno e fossero progrediti senza ripetere o saltare una classe.
Fonti
UNESCO
Metodologia
i dati provengono da censimenti della popolazione e indagini sulle famiglie che raccolgono dati sul livello di istruzione più elevato o sul grado di istruzione completato dai bambini e dai giovani di una famiglia, tramite autodichiarazione o dichiarazione della famiglia. Nel primo caso, ogni membro della famiglia al di sopra di una certa età dichiara il proprio livello di istruzione. Nel secondo caso, una persona, di solito il capofamiglia o un'altra persona di riferimento, indica il grado e/o il livello di istruzione più alto completato da ciascun membro della famiglia. Sono necessari anche i dati amministrativi dei ministeri dell'Istruzione sulla struttura del sistema educativo (età di ingresso e durata). Le indagini possono servire come fonte di dati se raccolgono informazioni per i gruppi di età interessati. Oltre alle indagini nazionali, le indagini campionarie internazionali, come le Indagini demografiche e sanitarie (DHS, http://dhsprogram.com) o le cluster surveys a indicatori multipli (MICS, http://mics.unicef.org), sono un'altra fonte. Queste indagini sono progettate per soddisfare le esigenze di dati internazionali concordate e mirano a garantire la comparabilità transnazionale, fornendo al contempo dati per scopi politici nazionali. Queste indagini vengono condotte regolarmente in paesi selezionati, in media ogni 3-5 anni.
Note e avvertenze
Il numero di nuovi iscritti all'ultimo anno di un determinato livello di istruzione, indipendentemente dall'età, è espresso come percentuale della popolazione dell'età prevista per l'ingresso all'ultimo anno di quel livello di istruzione. Se i dati sui nuovi iscritti non sono raccolti direttamente, possono essere calcolati sottraendo il numero di alunni che ripetono l'ultimo grado dal totale degli iscritti all'ultimo grado. Si tratta di una misura lorda e può quindi superare il 100% se c'è un gran numero di alunni che sono entrati a scuola presto o tardi e/o che hanno ripetuto i gradi precedenti. Il fatto che l’indicatore possa superare il 100% lo rende anche più difficile da interpretare rispetto al tasso di completamento. Rispetto al tasso di completamento, il rapporto di ingresso lordo all'ultimo grado non indica quanti bambini completano l'ultimo grado, ma solo quanti bambini entrano in quel grado. Se gli studenti dell'ultimo anno abbandonano la scuola prima del diploma, il rapporto di ingresso lordo all'ultimo anno sovrastima il completamento. I limiti dei dati impediscono di tenere conto degli gli studenti che abbandonano la scuola durante l'ultimo anno di istruzione secondaria inferiore. Pertanto, questo tasso è una proxy che dovrebbe essere considerata come una stima superiore dell'effettivo tasso di completamento della scuola secondaria inferiore.
Il numero totale di nuovi iscritti maschi all'ultima classe dell'istruzione primaria o dell'istruzione secondaria inferiore, indipendentemente dall'età, espresso come percentuale della popolazione maschile all'età prevista per l'ingresso nell'ultima classe dell'istruzione primaria o dell'istruzione secondaria inferiore. L'età prevista per l'ingresso nell'ultima classe è l'età in cui gli alunni entrerebbero nella classe se avessero iniziato la scuola all'età ufficiale di ingresso nell'istruzione primaria, avessero studiato a tempo pieno e fossero progrediti senza ripetere o saltare una classe.
Fonti
UNESCO
Metodologia
i dati provengono da censimenti della popolazione e indagini sulle famiglie che raccolgono dati sul livello di istruzione più elevato o sul grado di istruzione completato dai bambini e dai giovani di una famiglia, tramite autodichiarazione o dichiarazione della famiglia. Nel primo caso, ogni membro della famiglia al di sopra di una certa età dichiara il proprio livello di istruzione. Nel secondo caso, una persona, di solito il capofamiglia o un'altra persona di riferimento, indica il grado e/o il livello di istruzione più alto completato da ciascun membro della famiglia. Sono necessari anche i dati amministrativi dei ministeri dell'Istruzione sulla struttura del sistema educativo (età di ingresso e durata). Le indagini possono servire come fonte di dati se raccolgono informazioni per i gruppi di età interessati. Oltre alle indagini nazionali, le indagini campionarie internazionali, come le Indagini demografiche e sanitarie (DHS, http://dhsprogram.com) o le cluster surveys a indicatori multipli (MICS, http://mics.unicef.org), sono un'altra fonte. Queste indagini sono progettate per soddisfare le esigenze di dati internazionali concordate e mirano a garantire la comparabilità transnazionale, fornendo al contempo dati per scopi politici nazionali. Queste indagini vengono condotte regolarmente in paesi selezionati, in media ogni 3-5 anni.
Note e avvertenze
Il numero di nuovi iscritti all'ultimo anno di un determinato livello di istruzione, indipendentemente dall'età, è espresso come percentuale della popolazione dell'età prevista per l'ingresso all'ultimo anno di quel livello di istruzione. Se i dati sui nuovi iscritti non sono raccolti direttamente, possono essere calcolati sottraendo il numero di alunni che ripetono l'ultimo grado dal totale degli iscritti all'ultimo grado. Si tratta di una misura lorda e può quindi superare il 100% se c'è un gran numero di alunni che sono entrati a scuola presto o tardi e/o che hanno ripetuto i gradi precedenti. Il fatto che l’indicatore possa superare il 100% lo rende anche più difficile da interpretare rispetto al tasso di completamento. Rispetto al tasso di completamento, il rapporto di ingresso lordo all'ultimo grado non indica quanti bambini completano l'ultimo grado, ma solo quanti bambini entrano in quel grado. Se gli studenti dell'ultimo anno abbandonano la scuola prima del diploma, il rapporto di ingresso lordo all'ultimo anno sovrastima il completamento. I limiti dei dati impediscono di tenere conto degli gli studenti che abbandonano la scuola durante l'ultimo anno di istruzione secondaria inferiore. Pertanto, questo tasso è una proxy che dovrebbe essere considerata come una stima superiore dell'effettivo tasso di completamento della scuola secondaria inferiore.
Percentuale di seggi parlamentari nella Camera singola o bassa detenuti da donne.
Fonti
Inter-Parliamentary Union (IPU)
Metodologia
I dati sono forniti dai parlamenti nazionali e aggiornati dopo un'elezione o un rinnovo parlamentare. I parlamenti nazionali trasmettono i loro dati anche all'Unione interparlamentare (IPU) almeno una volta all'anno e quando i numeri cambiano in modo significativo. I parlamenti membri dell'IPU forniscono informazioni su modifiche e aggiornamenti al segretariato dell'IPU. Dopo ogni elezione generale o rinnovo, viene inviato un questionario ai parlamenti per richiedere gli ultimi dati disponibili. In caso di mancata risposta, si ricorre ad altri metodi per ottenere le informazioni, come l'organo di gestione elettorale, i siti web parlamentari o le ricerche su Internet. Le informazioni aggiuntive raccolte da altre fonti vengono regolarmente verificate con il Parlamento. I dati sono aggiornati su base mensile, fino all'ultimo giorno del mese.
Note e avvertenze
Il numero di Paesi coperti varia con le sospensioni o gli scioglimenti dei parlamenti. Al 1° febbraio 2016, sono inclusi 193 Paesi. Può essere difficile ottenere informazioni sui risultati delle elezioni suppletive e sulle sostituzioni dovute a morte o dimissioni. Questi cambiamenti sono eventi ad hoc di cui è più difficile tenere traccia. Le elezioni suppletive, ad esempio, spesso non vengono annunciate a livello internazionale come le elezioni generali. I dati escludono il numero e la percentuale di donne nelle camere alte del Parlamento. Le informazioni sono disponibili sul sito web dell'Unione interparlamentare (IPU) all'indirizzo https://data.ipu.org/women-ranking. I parlamenti variano notevolmente nel loro funzionamento interno e nelle loro procedure, ma in genere legiferano, supervisionano il governo e rappresentano gli elettori. In termini di misurazione del contributo delle donne al processo decisionale politico, questo indicatore potrebbe non essere sufficiente perché alcune donne potrebbero incontrare ostacoli nello svolgimento pieno ed efficiente del loro mandato parlamentare.
Presenza in sistemi informativi orientati alle policy
Indice composito che misura l'effetto di leggi e regolamenti sulle opportunità economiche delle donne. I punteggi complessivi sono calcolati rapportando il punteggio medio di ciascun indice (Mobilità, Posto di lavoro, Retribuzione, Matrimonio, Genitorialità, Imprenditorialità, Patrimonio e Pensione) a 100, che rappresenta il punteggio massimo.
Fonti
World Bank
Metodologia
I dati sono raccolti con questionari standardizzati per garantire la comparabilità tra le varie economie. I questionari sono somministrati a oltre 2.000 intervistati esperti di diritto di famiglia, del lavoro e penale, tra cui avvocati, giudici, accademici e membri di organizzazioni della società civile che si occupano di questioni di genere. Gli intervistati forniscono le risposte ai questionari e i riferimenti alle leggi e ai regolamenti pertinenti. Il team di Women, Business and the Law raccoglie i testi di queste fonti codificate di diritto nazionale - costituzioni, codici, leggi, statuti, norme, regolamenti e procedure - e verifica l'accuratezza delle risposte al questionario. Trentacinque punti vengono valutati attraverso otto indicatori di quattro o cinque domande binarie, con ogni indicatore che rappresenta una diversa fase della carriera di una donna. I punteggi a livello di indicatore si ottengono calcolando la media non ponderata delle domande all'interno di quell'indicatore e scalando il risultato a 100. I punteggi complessivi sono quindi calcolati prendendo la media delle domande di quell'indicatore. I punteggi complessivi vengono poi calcolati prendendo la media di ogni indicatore, con 100 che rappresenta il massimo punteggio possibile.
Note e avvertenze
La metodologia di Women, Business and the Law presenta dei limiti che devono essere considerati nell'interpretazione dei dati. Tutti gli otto indicatori si basano su ipotesi standardizzate per garantire la comparabilità tra le economie. La comparabilità è uno dei punti di forza dei dati, ma le ipotesi possono anche rappresentare dei limiti, in quanto potrebbero non cogliere tutte le restrizioni o rappresentare tutte le particolarità di un Paese. Si presume che la donna risieda nella città economica principale, però nelle economie federali, le leggi che riguardano le donne possono variare a seconda dello Stato o della provincia. Anche nelle economie non federali, le donne delle aree rurali e delle piccole città possono trovarsi di fronte a legislazioni locali più restrittive. Tali restrizioni non vengono considerate da Women, Business and the Law, a meno che non siano presenti anche nella città economica principale.
Indice composito che misura le disuguaglianze di genere in tre dimensioni fondamentali dello sviluppo umano: la salute, misurata dall'aspettativa di vita alla nascita delle donne e degli uomini; l'istruzione, misurata dagli anni di scolarizzazione previsti dalle donne e dagli uomini per i bambini e dagli anni medi di scolarizzazione delle donne e degli uomini per gli adulti dai 25 anni in su; il controllo delle risorse economiche, misurato dal reddito da lavoro stimato dalle donne e dagli uomini. È calcolato come il rapporto tra l'Indice di sviluppo umano (ISU) delle donne e quello degli uomini.
Fonti
United Nations Development Programme
Metodologia
Si tratta di una media geometrica degli indici e rapporti normalizzati tra valori femminili e maschili, sulla base dei seguenti indicatori: a) Speranza di vita alla nascita: UN/DESA (2022a).b) Anni di scolarizzazione previsti: CEDLAS e Banca Mondiale (2022), ICF Macro Demographic and Health Surveys (vari anni), UNESCO Institute for Statistics (2022) e United Nations Children's Fund (UNICEF) Multiple Indicator Cluster Surveys (vari anni). c) Anni medi di scolarizzazione per gli adulti di 25 anni e più: Barro e Lee (2018), ICF Macro Demographic and Health Surveys (vari anni), OCSE (2022), UNESCO Institute for Statistics (2022) e UNICEF Multiple Indicator Cluster Surveys (vari anni). d) Stima del reddito da lavoro realizzate dall'Human Development Report basate sulle quote femminili e maschili della popolazione economicamente attiva, sul rapporto tra i salari femminili e maschili in tutti i settori e sul reddito nazionale lordo a parità di potere d'acquisto (PPP) nel 2017, nonché sulle quote femminili e maschili della popolazione di fonte ILO (2022), FMI (2022), UNDESA (2022a), United Nations Statistics Division (2022) e Banca Mondiale (2022).
Indice composito che misura lo svantaggio di genere in tre dimensioni: salute riproduttiva, empowerment e mercato del lavoro, per il maggior numero di Paesi in cui sono disponibili dati di qualità ragionevole. Mostra la perdita di sviluppo umano potenziale dovuta alla disuguaglianza tra risultati femminili e maschili in queste dimensioni. Va da 0, dove donne e uomini ottengono risultati uguali, a 1, dove uno dei due sessi ottiene i risultati peggiori possibili in tutte le dimensioni misurate.
Fonti
United Nations Development Programme
Metodologia
I valori sono calcolati utilizzando la misura di disuguaglianza association-sensitive suggerita da Seth (2009), il che implica che l'indice si basa sulla media generale di medie generali di ordine diverso: la prima aggregazione è quella di una media geometrica tra le dimensioni; le medie calcolate separatamente per donne e uomini sono poi aggregate utilizzando una media armonica tra i generi. L'indice si basa sui seguenti indicatori e fonti: a) tasso di mortalità materna: OMS, UNICEF, UNFPA, World Bank Group, United Nations Population Division (2019); b) tasso di natalità adolescenziale): UN/DESA (2022a); c) quota di seggi parlamentari detenuti da ciascun sesso: IPU (2022); d) popolazione con qualche livello di istruzione secondaria (: Barro e Lee (2018), ICF Macro Demographic and Health Surveys (vari anni), OCSE (2022), UNESCO Institute for Statistics (2022) e United Nations Children's Fund Multiple Indicator Cluster Surveys (vari anni); e) tasso di partecipazione alla forza lavoro: ILO (2022).
Note e avvertenze
Generalmente l'indice assume valori inferiori a 1, ma può raggiungere anche valori superiori a 1, nei Paesi dove i gap tra la condizione femminile e quella maschile risultano superati nel loro complesso.